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giovedì 9 aprile 2020

portami il girasole impazzito di luce



Vincent Van Gogh, Sunflowers, National Gallery, London



Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.

Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.

Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.

       da OSSI DI SEPPIA, di Eugenio Montale.

E' questo il centesimo post da quando il viaggio "verso una stella tenue" è cominciato, mesi fa. E  credo che questa poesia di Eugenio Montale sia adatta  ad esprimere ciò che per me è il senso profondo della rotta che tento di seguire ...

"Tutta la legge della esistenza umana consiste solo in ciò: che l’uomo possa sempre inchinarsi dinanzi all’infinitamente grande.
Se gli uomini venissero privati dell’infinitamente grande, essi non potrebbero più vivere e morrebbero in preda alla disperanza".

F. Dostoevskij, Fratelli Karamàzov