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giovedì 17 marzo 2022

Brecce nella notte

ESTRELLA LA GITANA STA SULLA PORTA




Estrella la gitana sta sulla porta.
È caduta la sera sul paese scuro.
E lei osserva il cielo 
Con i suoi occhi moreschi,
Brecce nella notte,
Neri soli profondi.
La strada sola e bianca.

    ecco la versione originale:
 
Estrella la gitana está en su puerta.
Cayó la noche sobre el pueblo oscuro.
Y ella el cielo contempla
Con sus ojos morunos,
Boquetes de la noche,
Negros soles profundos.
La calle sola y blanca



       Federico Garcia Lorca (da "Il mio segreto")


Tutto sembra oscuro in questa poesia giovanile di Federico Garcia Lorca: la notte appena sopraggiunta, il paesino, gli occhi di Estrella, la gitana che sta sulla porta e contempla il cielo. Che occhi inquietanti e meravigliosi quelli di Estrella, neri soli profondi !
Secondo Marta Zambrano, una delle intelligenze più vive ed interessanti del novecento, il verso «negros soles profundos» è la rappresentazione più espressiva del viaggio che Lorca dovette realizzare prima di morire per rinascere: "a Federico se le dio la facultad de sentir y no sólo ver el negro sol de la noche".

A me, più semplicemente,  questa poesia riporta tra le viuzze di Granada, lì a El Albaicín, su per il vecchio quartiere moresco. A una chitarra che piange al suono del flamenco: la sera è caduta sul paese oscuro e poi gli occhi di Estrella ... Brecce nella notte  un verso che vale una raccolta poetica.











martedì 22 ottobre 2019

e il tuo nome suona più lontano che mai





Potessero le mie mani sfogliare  


Pronuncio il tuo nome
nelle notti buie,
quando gli astri vanno
a bere alla luna
e dormono gli alberi
delle foreste cupe.
Ed io mi sento vuoto
di passione e musica.
Orologio impazzito che canta
morte ore antiche.
Pronuncio il tuo nome
in questa notte buia,
e il tuo nome suona
piú lontano che mai.
Piú lontano delle stelle,
piú dolente della pioggia quieta.
Ti amerò ancora
come allora? Quale colpa
ha il mio cuore?
Se si alza nebbia
quale nuova passione m’attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!

                                             di F. G. Lorca