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sabato 21 gennaio 2023

Qualcosa ci è sempre mancato



L'amicizia

Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni
che, perduti nel tempo, c’incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam riaspettati al passo,
bestie caute,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato. 

di Vincenzo Cardarelli

L'opera poetica di Vincenzo Cardarelli è  forse caduta in una colpevole ed affrettata dimenticanza. Eppure non mancano ai suoi versi slanci che aprono porte inaspettate all'immaginazione.
In questa poesia sull'amicizia, ad esempio, la voce che ci parla ci disorienta: comincia con un'asserzione categorica "noi non ci conosciamo", ma pochi versi dopo ci sorprende riferendosi al rapporto che lega il noi della poesia come ad una incresciosa intimità. 
Che amicizia strana siamo chiamati a considerare! Intravediamo due anime che si aprono l'una all'altra e che al tempo stesso si sorvegliano con la cautela di un cacciatore esperto. Si aspettano, eppure faticano a rimanere estranee. Ora,  su di loro, incombe un incanto evanescente, ora il pentimento da lontano. Le pause sono occasione di vertigine, ma sembrano anche innalzare mura insormontabili, tracciare confini che non verranno mai varcati.
L'incontro scolora nella lontananza di ritrosie disperanti. L'abbraccio, incurante del pudore e dimentico di ogni comoda prudenza, si scioglie ancor prima di stringersi.

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