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martedì 3 marzo 2020

Allora mettili tra i capelli come fiori lievi

    

       Sogni


Il sogno di Henri Rosseau, Museum of Modern Art of N ew York



Devi fidarti in pieno dei tuoi sogni
E apprendere la loro essenza più segreta,
Com’essi alti nelle azzurre straripanti
Lontananze si perdono quali stelle pulsanti.
E quando brillano fin nelle tue notti
E voglia e volontà, regalo e rischio
Sorridendo intrecciano in ghirlande fugaci,
Allora mettili tra i capelli come fiori lievi.
E donati interamente al loro gioco radioso:
In essi è verità della parvenza eterna,
Ombre belle di tutti i tuoi obiettivi
Al tempo confluiranno con le azioni in una cosa sola.


         di Stefan Zweig (traduzione di Anna Maria Curci)


Stefan Zweig è stato uno scrittore austriaco, nato a Vienna nel 1881 in un'agiata famiglia ebrea, emigrò in Inghilterra nel 1924, poi nel 1940 in Brasile, dove morì suicida nel 1942. Il mondo nel quale si era formato, la Vienna dei caffè, la città di Gustav Mahler, la Felix Austria colta e liberale di fine Ottocento e dei primi anni del Novecento, costituisce il suo nutrimento culturale: "Era dolce vivere in quell'atmosfera di tolleranza, dove ogni cittadino senza averne coscienza veniva educato a essere supernazionale e cosmopolita". Zweig, che è il rappresentante perfetto di quella società raffinata e aperta, sa conversare in tedesco, francese, inglese e italiano. Dopo un primo volume di liriche (Silberne Saiten, 1901), pubblicò novelle, traduzioni (in genere dal francese) e saggi critici . L'origine viennese, il suo ebraismo, la raffinata educazione, contribuirono molto a creare quell'atmosfera d'intellettualità cosmopolita, spregiudicata e aperta a ogni influsso, in cui si muovono sia le sue notissime biografie romanzate, sia le sue seducenti opere narrative, o quelle di rievocazione storico-autobiografica tra cui quello che è considerato il suo capolavoro "Il mondo di ieri" (Die Welt von Gestern, 1941).

Nella poesia Sogni, tradotta da Anna Maria Curci sul sito poetarum silva, Stefan Zweig ci invita a guardare ai nostri sogni con altri occhi, ad ascoltarli con un diverso orecchio. Se il pensiero comune del borghese sottolinea soprattutto l'inaffidabilità dei sogni, vaghe immagini incerte e ingannevoli, l'animo sognatore finisce per chiudersi nell'aspirazione a vivere nei sogni come in un rifugio sicuro, svalutando ogni forza conoscitiva che in essi risiede. 
Devi fidarti in pieno dei tuoi sogni, in loro vi è una nascosta e segreta essenza che può essere raggiunta, che deve essere appresa. Voglia, volontà, regalo e rischio i sogni intrecciano in ghirlande fugaci ... che meraviglia in queste parole, in questo verso che ci desta dal sonno, ci scuote e ci spinge.
Desiderio e determinazione, dono e amore dell'ignoto non sono forse il nutrimento più profondo della vita? ciò di cui abbiamo veramente bisogno? ciò di cui non possiamo fare a meno?

E voglia e volontà, regalo e rischio

Non sepolti nel cinismo calcolatore, nell'ansia del successo e del giudizio degli altri, non resi despoti crudeli del proprio irraggiungibile rifugio interiore. Con i sogni invece - esorta il poeta viennese - adorna i tuoi capelli, che la loro bellezza ricordi a tutti cosa salverà il mondo.

Allora mettili tra i capelli come fiori lievi.

1 commento:

  1. davvero molto colorata e positiva questa poesia, mi è piaciuta davvero! Mi ha colpito la sua contrapposizione ideale, forse solo apparente, rispetto alla fine della sua esistenza, fine da lui scelta (assieme alla moglie). La sua speranza - i sogni confluiranno con le azioni in una cosa sola-, la sua fiducia piena nei sogni sono state provate dai duri eventi della sua vita.

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