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mercoledì 13 maggio 2020

senza scampo sorridenti



Andrew Wyeth, "In the Doorway"


Un incontro inatteso


Siamo molto cortesi l’uno con l’altro,
diciamo che è bello incontrarsi dopo anni.
Le nostre tigri bevono latte.
I nostri sparvieri vanno a piedi.
I nostri squali affogano nell’acqua.
I nostri lupi sbadigliano alla gabbia aperta.

Le nostre vipere si sono scrollate di dosso i lampi,
le scimmie gli slanci, i pavoni le penne.
I pipistrelli già da tanto sono volati via dai nostri capelli.

Ci fermiamo a metà della frase,
senza scampo sorridenti.
La nostra gente
non sa parlarsi




Wisława Szymborska , La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009): Adelphi, 2009


Cosa ha legato insieme i destini dei protagonisti di questo incontro inatteso ? Una storia d'amore improvvisa e incandescente, un'amicizia intensa e piena di passioni comuni? Non lo sappiamo e, in effetti, poco importa. Wisława Szymborska ci regala in questa sua straordinaria poesia l'espressione estetica di un momento preciso: un incontro inatteso appunto, dopo che anni sono trascorsi da quando il filo di quel legame si è spezzato.

E' così che vanno le cose. C'era un'energia indomabile, inesausta, un 
         
"divampante fulgore
  nelle foreste della notte"

come dice William Blake. 

E ora le nostre tigri, la mia e la tua ... bevono latte. Si innalzavano nelle correnti dell'aria come sparvieri sfidando tempeste, luoghi comuni, perbenismo e ora ... quegli sparvieri camminano a piedi, guardando le cose dal basso, come tutti. Misuravano come squali gli oceani con la propria forza, predatori mai sazi di abissi e oceani ... ora affogano in una pozza d'acqua.
E come lupi preferivano la fatica della libertà alla gabbia delle facili sicurezze e delle opinioni ragionevoli, ora ... ora quei lupi sbadigliano di fronte ad una gabbia aperta. Dimentichi dell'ebbrezza delle vette e del profumo dei boschi.

E' così che vanno le cose.

... senza scampo sorridenti

cortesi, ci fermiamo a metà della frase, educati, senza scampo sorridenti...

1 commento:

  1. questa poesia mi ha fatto pensare ad una canzone che ho ascoltato spesso recentemente e che parla di due persone, due amanti, che si perdono per "un errore di distrazione" e poi magari si rincontrano per caso dopo tanti anni...e fa così: "Un giorno capirai
    che non c’era niente da cambiare
    non c’era niente da rifare
    bastava solo aver pazienza ed aspettare che le cose,
    che ogni cosa,si aggiustasse da se [...]
    E un giorno già lo so
    ci incontreremo in un locale
    oppure al centro commerciale
    con le verdure da pesare
    e ci diremo “Come stai? Da quanto tempo
    sei sposata oppure o no?”
    e allora già lo so
    avremo voglia di scappare
    di spogliarci e far l'amore
    in quella strada lungo il mare [...]"
    (la canzone "un errore di distrazione" di Brunori Sas è colonna sonora del film L'ospite)

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