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domenica 3 novembre 2019

Naufraghi dei cieli


 Mi dici che a volte la luce della stella si fa troppo tenue. Riesci ancora a vederla, aggiungi ... per quanto ancora ? vuoi forse dirmi. 

Amica carissima, non guardare avanti, ci dice il poeta. E' difficile, lo so bene. Quanto spesso misuriamo il viaggio come se la meta, per quanto lontanissima, fosse davanti a noi. E quanto ci ingarbuglia la vita questo nostro misurare tappe e saggiare le forze, la direzione del vento, la rotta che si perde, le stelle che ora - sì - orientano, ora sono velate...

Abbandonati e galleggia
sopra il mare o sull'erba...



Crepuscolo, Monet, Musée des Beaux-Arts de Nantes


I cieli sono uguali

I cieli sono uguali 
Azzurri, grigi, neri,
si ripetono sopra
l'arancio o la pietra:
guardarli ci avvicina.
Annullano le stelle,
tanto sono lontane
le distanze del mondo.
Se noi vogliamo unirci,
non guardare mai avanti:
tutto pieno di abissi,
di date e di leghe.
Abbandonati e galleggia
sopra il mare o sull'erba,
immobile, il viso al cielo.
Ti sentirai calare
lenta, verso l'alto,
nella vita dell'aria.
E ci incontreremo
oltre le differenze
invincibili, sabbie,
rocce, anni, ormai soli,
nuotatori celesti,
naufraghi dei cieli.


                    di Pedro Salinas

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