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mercoledì 4 dicembre 2019

quella notte di dicembre






Una rara foto di Bobby Sands scattata nell'Agosto del 1976, pochi giorni prima del suo arresto




UN PENSIERO NELLA NOTTE

Mentre dall'oscurità esterna la pioggia veniva giù pesante,
in lastre d'argento che precipitano
sulla superficie nera d' asfalto
scagliando fuori un milione di fate,
di figure da favola
che saltavano e si aggiravano in movimenti frenetici,
il vento urlava triste
e sfiorava i bagliori di un migliaio di luci che illuminano il                                                                                            [ cielo.
     Quando il vento si mosse all'attacco,
chilometri di grigio filo spinato iniziarono ad ondeggiare
ed agitarsi in segno di protesta.
Un cancello non chiuso sbatté
e l'abbaiare spaventato di un cane da guardia
serrò il vento e lo portò dentro la notte.
Poi, come se il buon Dio avesse schioccato le dita,
cadde il silenzio.
     Il vento era domato e le fate
si aggrappano al filo grigio
come una moltitudine di perle scintillanti.
La calma che seguì
e l'improvviso silenzio sospeso,
come soprannaturale, rimase,
finché non la turbò un gemito
dal cancello non chiuso
e le urla penetranti e taglienti
di viaggiatori notturni non visti
misti a urla di uccelli.
Le pozzanghere di pioggia argentata
luccicavano, mentre la notte,
passando, si assestava per ristabilirsi
dalla dura violenta prova.
E io guardavo una stella lontana
per sognare
nella tranquillità rinata.
Intanto volava
la fredda umidità
di quella notte di dicembre.

       Prigione di Long Kesh, Irlanda del Nord

                               di Bobby Sands


Bobby Sands era un volontario del Provisional Irish Republican Army, fu arrestato nel 1977 e condotto nei famigerati H blocks nella prigione di Long Kesh. All'interno della struttura i detenuti repubblicani vengono sottoposti a un regime durissimo: soprusi, fame, freddo, torture, umiliazioni. Bobby Sands scrive articoli  e testi di nascosto su cartine per sigarette o su pezzi di carta igienica, i suoi scritti sono fatti uscire dal carcere con numerosi stratagemmi e pubblicati dal giornale repubblicano An Phoblacht-Republican News. Organizza e guida varie proteste contro il sistema carcerario inglese, rivendicando sopratutto lo status di prigioniero politico, ma le richieste dei militanti repubblicani vengono di fatto respinte, perciò i prigionieri indicono un nuovo sciopero della fame. Bobby Sands inizia a rifiutare il cibo il 1 marzo del 1981 e morirà in carcere nelle prime ore del 5 maggio dello stesso anno, all'inizio del suo sessanteseiesimo giorno di sciopero della fame. 

Il testo che propongo qui, in ricordo di quella notte di dicembre non è scritto in forma di poesia, ma ha un suo ritmo speciale intrinsecamente poetico così come di poesia hanno il sapore le parole e le immagini usate da Bobby Sands.




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