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giovedì 2 gennaio 2020

dove nessuno ci possa trovare




Stiamocene un po’ in cucina assieme,
l’aria è dolce di bianco cherosene;

un coltello tagliente e una pagnotta…
Se vuoi, prepara ben bene il fornello;

altrimenti raduna e intreccia corde;
prima dell’alba fa’ una grande sporta:

fuggiamo a una stazione, ad un binario
dove nessuno ci possa trovare.



di Osip Mandel’štam

Ottanta poesie (Einaudi, 2009), trad. it. R. Faccani

Una poesia breve per riprendere il nostro viaggio "verso una stella tenue". Una poesia semplice: un uomo, una donna, una cucina domestica, che odora di bianco cherosene e ha il sapore della dolcezza.
Stiamocene un po' insieme, qui in questo piccolo spazio, per il poco tempo che la sorte o il destino ci concederà. Non molto altro possiamo chiedere alla vita, forse. un coltello tagliente e una pagnotta, un fornello preparato ben bene...

Ma forse il tempo non c'è, in questa notte che declina all'alba che viene. Meglio allora intrecciare corde per fare una sporta, qualcosa lungo la strada si troverà.

Fuggiamo, dice il poeta. Una stazione, un binario, una destinazione qualsiasi, perché stare insieme è l'unica cosa che conta, non farsi trovare il solo modo di ingannare - almeno per un po' - il tempo invidioso e conservare il sapore dell'aria dolce di una piccola cucina.

Fuggire, dove nessuno ci possa trovare.




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