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venerdì 10 gennaio 2020

la gelida onda dell'eternità

For the glory of Kaiser, di Cyril Barraud

LAMENTO


Sonno e morte, le cupe aquile
sussurrano la notte, intorno al mio capo:
che dell’uomo l’aurea immagine
sommerga la gelida onda
dell’eternità? Ai paurosi scogli
schiantasi il coro purpureo.
E lamenta la cupa voce
sopra il mare.
Sorella di tempestosa tristezza
guarda: un impaurito battello affonda
dinnanzi a stelle,
al muto volto della notte.

di Georg Trakl

Traduzione di V. degli Alberti ed E. Innerkofler



"La poesia di Trakl - ha scritto Claudio Magris nella prefazione all'edizione Garzanti delle sue poesie - è una fondazione del mondo; egli è uno di quei poeti che, come Hölderlin, sono chiamati a fondare una verità o a svelarne l'assenza, a rendere abitabile la terra o a mostrarne l'inabitabilità. Leggere Trakl significa interrogarsi sulle cose ultime, sulla possibilità stessa della poesia, sul senso estremo della vita. Le interpretazioni di Trakl sono dei confronti con l'essenza del nostro destino".

Georg Trakl allo scoppio della prima guerra mondiale fu inviato al fronte come ufficiale di sanità; qui ebbe le prime devastanti esperienze assistendo, senza aiuto o medicinali, centinaia di feriti e moribondi. In questa poesia, scritta poco prima di morire il poeta espressionista  dà vita ad una serie di immagini di straordinaria forza evocativa che scaturiscono dallo sconvolgimento di quei mesi terribili del 1914.





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