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giovedì 1 agosto 2019

Con cuori leggeri e pensieri dalla forma di nuvole


Molti sono i modi in cui possiamo viaggiare, un ragazzo segna su una carta la destinazione del suo prossimo viaggio: Sidi bel abbes, Macao o Samarcanda. Lo spazio appare smisurato visto alla luce di una lampada.
Il ricordo, invece, ridimensiona le distanze, avvicina i confini, riporta l'ignoto al misurabile.
Alcuni viaggiano per fuggire. Altri con il cuore gonfio di rancore, altri infine sperano che il sole che li abbronza cancelli la traccia dei baci di un'amante crudele.

Poi ci sono i veri viaggiatori, quelli che partono per partire ... Cuori leggeri, quelli che mai pensano di sfuggire al proprio destino.
Tra questi c'è anche chi affronta quel tipo speciale di viaggio che alle donne tocca di fare quando sono sul punto di diventare madri. E c'è il monaco che veglia tutta la notte fino all'alba del giorno in cui sarà consacrato e c'è l'esule che per la prima volta si lascia alle spalle il confine della sua terra. A volte il viaggio è attraversare una soglia, oltre la quale nulla sarà come prima, per sempre...
Tutti i veri viaggiatori partono sempre con un desiderio nell'animo.

 Che tale desiderio possa essere come quei desideri di cui parla Baudelaire...

desideri che hanno forma di nuvole.

Per il ragazzo, amante delle mappe e delle stampe,
l’universo è pari al suo smisurato appetito.
Com’è grande il mondo al lume delle lampade!
Com’è piccolo il mondo agli occhi del ricordo!

Un mattino partiamo, il cervello in fiamme,
il cuore gonfio di rancori e desideri amari,
e andiamo, al ritmo delle onde, cullando
il nostro infinito sull’infinito dei mari:

c’è chi è lieto di fuggire una patria infame;
altri, l’orrore dei propri natali, e alcuni,
astrologi annegati negli occhi d’una donna,
la Circe tirannica dai subdoli profumi.

Per non esser mutati in bestie, s’inebriano
di spazio e luce e di cieli ardenti come braci;
il gelo che li morde, i soli che li abbronzano,
cancellano lentamente la traccia dei baci.

Ma i veri viaggiatori partono per partire;
cuori leggeri, s’allontanano come palloni,
al loro destino mai cercano di sfuggire,
e, senza sapere perché sempre dicono: Andiamo!

I loro desideri hanno la forma delle nuvole,
e, come un coscritto sogna il cannone,
sognano voluttà vaste, ignote, mutevoli
di cui lo spirito umano non conosce il nome!


da "Le voyage" di C. Baudelaire



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