Solo resiste al tempo
quel che si fa

E quello che si fa
con l’eternità?
La poesia viene
quando restiamo
nell’inesauribile
compagnia della solitudine.
Viene come un sùbito
taglio, dove si mischiano
con fredda febbre,
sangue con sangue,
due separati
mondi.
di Hèctor Murena, traduzione di Cristina Campo
Héctor A. Murena (1923–1975), è stato uno scrittore argentino. Si è cimentato con la saggistica, la poesia e la traduzione, ha avuto un ruolo di fondamentale importanza nella diffusione nella cultura di lingua spagnola di pensatori come Jürgen Habermas, Theodor Adorno e Walter Benjamin. In Italia la casa editrice Irradiazioni ha pubblicato Il peccato originale dell'America, Homo Atomicus e La metafora e il sacro.
L’itinerario dello scrittore argentino venne a incontrarsi con quello di Elémire Zolla, nell’esclusivo cenacolo romano che trovò espressione nella rivista “Conoscenza religiosa” per la quale scrissero intellettuali come Henry Corbin, Cristina Campo, Quirino Principe, Guido Ceronetti, Pietro Citati, Jorge Luis Borges, Eugenio Montale, Giuseppe Sermonti. Se in Homo atomicus lo scrittore argentino è riuscito a fornire nuove prospettive alla critica della civiltà di massa, è nei saggi raccolti in La metafora e il sacro che è possibile individuare la cifra della sua ricerca poetica. A partire da quanto dice Goethe nei versi finali del Faust:
"Tutto il perituro non è altro che immagine”
e che è un po' la chiave di volta che sorregge l'ispirazione della poesia tradotta con straordinaria sensibilità da Cristina Campo.
e che è un po' la chiave di volta che sorregge l'ispirazione della poesia tradotta con straordinaria sensibilità da Cristina Campo.
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